Tuc tuc, traditional Thailand taxi
King Palace and Wat Phra Kaev (Temple of the Emerald Buddha)
Electric cables on the street
View from my hotel, Lebua at State Tower – Silom
Hajime, the first Japanese robot restaurant
Jeffrey Campbell Lita boots
After leaving the cold China, we headed to Thailand, exactly to Bangkok where we spent five days. This is a fascinating city but the weather is just too muggy for my taste. This however did not prevent me to do everything that I had set, including a visit to the Royal Palace and the Temple of the Emerald Buddha, some discricts with their characteristic street markets such as Sukhumvit and Silom and, of course, a visit to the Asia's largest shopping mall, the Siam Paragon. Right here I could find the Jeffrey Campbell Lita glitter boots that I was looking for some time but they were always sold out. Excessive? Maybe a bit but you know me, isn’t it? Another amazing experience was having dinner at Hajime, the first Japanese robot restaurant. Each table has a touch screen through which you place your order directly to the kitchen. After a few minutes a countdown starts on the monitor and within a few seconds the robot struts to the table with trays full of the food required.
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Lasciata la fredda Cina, ci siamo diretti verso la Tailandia, precisamente a Bangkok dove abbiamo trascorso cinque giorni. Si tratta di una metropoli molto affascinante ma dal clima veramente troppo afoso per i miei gusti. Questo non mi ha impedito comunque di fare tutto ciò che mi ero preposta, tra cui la visita al Palazzo Reale e al Tempio del Buddha di Smeraldo, alcuni quartieri caratteristici per i loro mercati di strada come Sukhumvit e Silom e, ovviamente, una capatina al più grande centro commerciale asiatico, il Siam Paragon. Proprio qui sono riuscita a trovare le Lita glitterate di Jeffrey Campbell, che cercavo da diverso tempo ma erano sempre sold out. Eccessive? Un po’ forse ma mi conoscete no? Un’altra esperienza straordinaria è stato cenare da Hajime, il primo ristorante giapponese robotizzato. Ogni tavolo è dotato di un video touch screen mediante il quale si effettua l’ordine direttamente alla cucina. Trascorsi pochi minuti, sul monitor parte un conto alla rovescia e nel giro di pochi secondi il robot incede verso il tavolo con vassoi pieni delle pietanze richieste.